Telestar – Così vicini così lontani: un pop folk da festival estivi
Esistono generi intramontabili che, con una bella birra in mano, è sempre piacevole ascoltare in spiaggia o durante i festival estivi con gli amici. Il genere è il “banalissimo” pop folk, di cui anche in Italia troviamo esempi che sanno emozionare. In questo caso mi riferisco ai nostrani Telestar, che hanno già calcato palchi importanti a fianco di altrettanto importanti big della musica.
I Telestar nascono ad Empoli nel 2003 e sono Edoardo Bocini alla voce, Marco Tesi alla batteria, Francesco Baiera al basso e Remo Morchi alla chitarra. Dopo il primo album del 2012 e numerosi live in alcuni dei più importanti festival estivi attuali, il 7 aprile è uscito Così vicini così lontani, per l’etichetta Labella.
Il disco contiene 11 tracce (una di esse è anche nella versione radio) di genere tra il folk e il pop rock, rigorosamente (e grazie a Dio) in italiano.
Dico “grazie a Dio” perché sarebbe uno spreco scrivere le solite banalità a volte anche incomprensibili su così studiate e piacevoli melodie. Già dalla traccia d’apertura, Mi lascio vivere, si coglie quale atmosfera la band voglia creare: si cerca l’assonanza, la “pace”, senza però cadere nella noia o nella banalità, perché gli arrangiamenti della chitarra e dei diversi strumenti (fiati ed archi compresi) in brani come Via dal tempo e Diversi regalano atmosfere tipicamente cantautorali, del ricordo e dell’emozione che solo un viaggio in treno da solo può dare, quando la tua vita ti scorre davanti.
La batteria è notevole: ti accarezza, in pratica, ti culla dando comunque vigore. Si, è un paradosso. Basso e tastiera contribuiscono a creare al momento giusto una studiata armonia. La voce di Edoardo è particolare: senza strafare, passa da note piene e molto basse che evocano – non credo di bestemmiare dicendolo – il grande De Andrè, oltre che Francesco Bianconi dei Baustelle, a note mai esageratamente alte ma ben usate e sempre adatte ai testi, molto introspettivi e spinti verso il ricordo e i sentimenti, tipici temi cantautorali.
Così vicini così lontani è un album che ti vuole bene, fa da piacevole sottofondo ma sa prendersi l’attenzione. Un po’ come mi immagino la loro performance ai famosi festival estivi tra i big: protagonisti a sorpresa.
VOTO: 4 su 5
Bonus:
- testi significativi in italiano
- atmosfere e melodie piacevolissimi
- ottimo anche come sottofondo
Malus:
- resta un po’ difficile l’associazione titolo-brano
Tracklist:
- Mi lascio vivere
- Katy
- Ancora noi
- Via dal tempo
- Idra
- Diversi
- Sulla mia pelle
- Lontano
- Il grano nei campi
- Un padre
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